Greco Breda

Asset venduto

Concluso il bando Reinventing Cities, nuova vita per lo scalo di Milano Greco

Conclusa la prima fase del Concorso Internazionale Reinventing Cities, ammessi alla seconda fase i seguenti progetti: D444067 L’Innesto, S6555954 GreenGate e H799042 Milan Re – Inventors.

Il sito Greco Breda fa parte del piano strategico di Milano per la rigenerazione degli scali ferroviari dismessi. Il sito si compone di tre parti principali: l’ex scalo ferroviario accanto alla stazione Greco-Pirelli, un’area verde ubicata più a est, su via Breda, e una fascia lunga e stretta di terreno, sede di un binario dismesso, che si affaccia a ovest sul quartiere Bicocca.

Il sito Greco Breda è ubicato in una zona strategica nel nord-est di Milano, in corrispondenza della stazione ferroviaria Greco-Pirelli, a 6 minuti di distanza dallo snodo di Porta Garibaldi. Lo scalo rappresenta una preziosa opportunità di migliorare i collegamenti tra Precotto, un quartiere storico a uso misto, ricco di servizi e attività, e Bicocca, un ex area industriale caratterizzata da un rilevante progetto di rinnovamento urbano ideato dall’architetto Vittorio Gregotti negli anni ‘90. Questo include il campus dell’Università degli Studi, il teatro degli Arcimboldi e altri attrattori culturali, tra cui il centro d’arte Pirelli Hangar Bicocca e un cinema multisala. 
La presenza di una delle più trafficate stazioni ferroviarie per i servizi suburbani in direzione Monza rende questo sito uno snodo di importanza strategica nel contesto metropolitano. La riqualificazione dello scalo costituisce una occasione per ridurre il traffico veicolare e promuovere l’uso di modi di trasporto sostenibili, superando la barriera ferroviaria per consentire migliori collegamenti pedonali e ciclabili con la stazione e con le altre destinazioni.
La creazione di sinergie con i servizi esistenti, quali l’università e le istituzioni culturali, è una vocazione fondamentale da considerare per lo sviluppo del sito. Alloggi a prezzi accessibili, destinati a studenti e lavoratori temporanei, e servizi di quartiere per la popolazione locale potrebbero integrarsi con attività produttive leggere e con generosi spazi pubblici e aree verdi. Queste ultime potrebbero includere la riorganizzazione e l’espansione degli orti urbani informali già esistenti, nell’ambito della rete di aree verdi su scala cittadina.

CONDIVIDI:
Condividi su Google Plus