FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane) cede l’area dismessa dello scalo ferroviario di Bergamo a Vitali S.p.A.

FS Sistemi Urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane, e Vitali Spa hanno sottoscritto l’atto notarile che definisce la cessione delle aree dismesse dello scalo ferroviario di Bergamo, ponendo un altro mattone del percorso di costruzione della futura trasformazione dell’area: è sempre più concreto, quindi, l’iter di riqualificazione della più grande area dismessa della città di Bergamo, una porzione di territorio di quasi 400mila metri quadrati, a due passi dal centro cittadino.

Nel frattempo, prosegue anche il lavoro che vede Comune di Bergamo e Vitali impegnati nella predisposizione dei documenti e dei progetti da inviare a Regione Lombardia per dare ufficialmente avvio all’Accordo di Programma, che potrebbe essere così siglato – a questo punto – già nell’autunno 2023. Un accordo, questo, già tratteggiato dai soggetti coinvolti – Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Vitali Spa e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane – durante la recente presentazione della nuova stazione, finanziata con fondi PNRR e della quale procede il lavoro di progettazione, con l’obiettivo di avviare il cantiere entro l’inizio del 2024.

 

Il piano di riqualificazione di Porta Sud

Il piano di riqualificazione della cosiddetta Porta Sud prevede una riduzione significativa delle volumetrie previste dal Piano di Governo del Territorio: dai 340 mila metri quadrati previsti nei documenti di piano si passa ai 198mila (-42%) indicati nel masterplan aggiornato dell’area dello scalo.

Alla riduzione delle superfici edificabili corrisponde però il mantenimento delle più importanti prestazioni pubbliche (un valore complessivo di ben 44milioni di euro, ammontare che sarà coperto attraverso lo scomputo di oneri e di altri contributi previsti) che derivano dalla rivalutazione della zona: innanzitutto ben 35 mila metri quadrati di aree verdi, di cui circa 6 mila metri quadrati destinati al nuovo landbridge a scavalco della linee ferroviaria  che consentirà di collegare via Fantoni al polo scolastico di Viale Europa; un’opera ingegneristica di alto profilo che rappresenta il terzo punto di ricucitura delle zone nord e sud della città di Bergamo dopo i collegamenti previsti nelle nuova Stazione. Dal landbridge ci si collegherà poi al nuovo parco ad est dello scalo di oltre 25 mila mq, e attraverso di esso alla nuova pista ciclopedonale che si snoderà fino al quartiere di Boccaleone.

Uno dei profili più significativi del piano è rappresentato dalla rivoluzione viabilistica e in termini di mobilità che si accompagna alla riqualificazione dello scalo. Innanzitutto, il nuovo polo intermodale del Masterplan, costituito dalla stazione TEB, nella quale troveranno posto anche i binari della futura T2, e del E-BRT che andranno a integrarsi alla nuova stazione ferroviaria e, per quanto riguarda il trasporto su gomma, alla nuova stazione TPL. Quest’ultima verrà, infatti, spostata dell’area dell’attuale stazione autolinee a ridosso dello scalo ferroviario, ma a sud, collegata alla nuova via Gavazzeni, strada che attraverserà il vecchio scalo ferroviario: un asse che rappresenterà la nuova direttrice ovest est della città, e che andrà a collegare via don Bosco – partendo dalla nuova rotonda della Malpensata – alla stazione, arrivando fino a via Piatti, dove si innesterà alla circonvallazione attraverso una nuova rotatoria che porterà a risolvere il nodo viabilistico del ponte tra la stessa via Piatti, Rovelli e Tommaseo.

Si definisce, quindi, una fondamentale arteria viabilistica, che consentirà l’accesso anche al parcheggio di attestazione che si andrà a realizzare tra la nuova e l’attuale via Gavazzeni. Una struttura interamente interrata, con una capienza oggi dimensionata in circa 2.000 posti auto, a servizio non solo degli utenti delle stazioni di Rete Ferroviaria Iitaliana, TEB e TPL ma anche del centro cittadino. La sua costruzione, a poche centinaia di metri dal centro piacentiniano, consentirà di implementare ulteriormente i modelli di mobilità sostenibile avviati dall’Amministrazione negli ultimi anni.

La nuova strada sgraverà del traffico del trasporto pubblico provinciale le vie Bonomelli e Bono – e quindi la parte più interna della città -, oltre che all’attuale via Gavazzeni, costituendo un beneficio tangibile per la viabilità cittadina. Una nuova strada che si staccherà dalla futura via Gavazzeni sarà destinata infine a collegare l’area dello scalo con la circonvallazione, attraverso viale Europa e il polo scolastico. La percorrenza pedonale degli studenti che frequentano il polo scolastico si sposta verso il nuovo asse costituito dal landbrige allineato con via Fantoni.

Dei 198 mila metri quadrati di edificato previsto, 20mila saranno destinati inoltre a housing sociale e convenzionato: si tratta della più grande operazione di edilizia convenzionata degli ultimi decenni per quel che riguarda la città di Bergamo. Durante il processo di Accordo di Programma, l’operatore si riserva di proporre, all’interno delle SLP di cui sopra, superfici da destinare a servizi da condividere con il Comune. All’interno dei mq 25.000 di superficie commerciale, sono conteggiati anche mq 5.000 di SLP destinati a mercato coperto, che potrebbe trovare posto nell’area dell’attuale stazione autolinee.

 

Le dichiarazioni

“Questo accordo ci consente di definire sin d’ora due aspetti fondamentali per la riqualificazione dello scalo quali il suo dimensionamento, con una forte riduzione dell’edificabilità prevista rispetto all’attuale PGT e, parallelamente, le risorse per finanziare la città pubblica e le opere che si ritengono decisive per infrastrutturare un’area di oltre 400 mila mq” dichiara l’assessore all’urbanistica del Comune di Bergamo Francesco Valesini“Questa intesa consente di dar seguito, quindi, con basi più solide, a tutta la procedura di Accordo e al confronto con i cittadini e i quartieri interessati”.”

L’area di Bergamo Porta Sud si inserisce in un contesto urbano vivace ed in continua espansione, che ha visto sia un incremento dei flussi turistici sia un maggiore afflusso di studenti universitari da ogni zona del Paese” – dichiara Umberto Lebruto, Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani – “il progetto di riqualificazione dell’area prevede diverse tipologie di interventi: infrastrutturali, viabilistici, paesaggistici e ambientali, oltre alla realizzazione di un nuovo parco urbano. È previso il superamento della barriera dell'asse ferroviario, che ha sempre rappresentato una cesura tra due parti di città che ora potranno tornare a dialogare, e una riorganizzazione sistemica dei parchi e dei percorsi ciclopedonali esistenti.
Il nuovo parco sarà integrato con un polo di interscambio modale, in grado di consentire ai viaggiatori un interscambio semplice ed intuitivo tra i diversi mezzi di trasporto, soddisfacendo sia la domanda di mobilità locale che nazionale: ferrovia, bus, tram e aereo. A tal proposito, fondamentali saranno i collegamenti con altre due grandi città lombarde, Milano e Brescia, che insieme a Bergamo si inseriscono in una delle aree più produttive d’Europa e i cui tre aeroporti (Malpensa, Linate, Orio al Serio) gestiscono 50 milioni di passeggeri ogni anno, ovvero il 25% dei passeggeri in transito in tutta Italia.”

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