Gruppo FS Italiane: lancio del bando di gara per la valorizzazione dello scalo ferroviario di Verona Porta Nuova

Verona, 22/01/2020

FS Sistemi Urbani (società del Gruppo FS Italiane) pubblica il bando di gara per avviare la valorizzazione dello scalo ferroviario di Verona Porta Nuova nell’ambito del quale le aree dello scalo merci verranno riconvertite a parco urbano ed arricchite con nuove funzioni. Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire entro il 3 marzo 2021 alle ore 13:00.

Nell’area in questione, che si estende per una superficie complessiva di 450.000 mq, nascerà una nuova polarità urbana, connotata dall’insediamento di un mix di funzioni pubbliche e private, gravitanti intorno ad un grande parco urbano contemporaneo che ospiterà attività ricreative, servizi ed attrezzature per lo sport ed il tempo libero. Le superfici insediabili, nel rispetto della creazione del parco urbano, sono pari 100.000 mq di SUL.

Finalità della gara è la selezione di un operatore economico interessato a portare avanti la trasformazione urbanistica dell’area ai fini della successiva acquisizione, tramite la presentazione di un progetto coerente con le linee guida individuate dalla scheda di sintesi condivisa tra Regione Veneto, Comune di Verona ed FS Sistemi Urbani.

La procedura si articolerà in due fasi: nella prima, entro il 3 marzo 2021, gli operatori potranno inviare le loro manifestazioni di interesse per la predisposizione di una proposta di Variante Urbanistica elaborata da un team di professionisti interdisciplinare che supporterà le società del Gruppo FS Italiane e le amministrazioni coinvolte nello svolgimento del relativo iter tecnico-amministrativo. Nella seconda fase sarà richiesto agli Operatori selezionati di realizzare un concept progettuale.

L’Operatore selezionato sottoscriverà con le società del Gruppo FS Italiane un Contratto che gli riconoscerà un diritto di prelazione da esercitare nell’ambito della successiva Procedura di Vendita delle aree e dei relativi diritti edificatori, che sarà avviata entro sei mesi dall’approvazione della Variante Urbanistica.

Tutte le informazioni relative al Bando e alle sue modalità di partecipazione sono reperibili di seguito.

In fondo alla presente pagina, nella sezione FAQ, sono riportate le risposte alle domande pervenute via mail.

FAQ

Di seguito sono elencate tutte le risposte alle domande pervenute

1.    Al soggetto vincitore della seconda fase viene chiesto di predisporre una “Proposta di Variante” degli attuali strumenti urbanistici. Si chiede di confermare che si tratti di semplice Variante (e quindi allo stesso livello di definizione degli strumenti urbanistici vigenti) piuttosto che di uno strumento più dettagliato e specifico quale ad esempio un PUA (Piano Urbanistico attuativo).

Il procedimento di accordo di programma è disciplinato dall’art. 32 della L.R.V. n. 35 del 2001. La Regione Veneto con DGRV n. 2943/2010 ha dettato disposizioni applicative del predetto accordo di programma, pertanto gli elaborati da produrre da parte del soggetto vincitore dovranno rispettare, nelle varie fasi, i contenuti richiesti dalle suddette disposizioni applicative. (A titolo esemplificativo si indicano i contenuti della scheda norma di cui all’art. 156 delle NTO del PI di Verona).

2.    Si chiede di indicare quale documentazione verrà fornita ai partecipanti per lo sviluppo dell’attività di seconda fase ed eventualmente della successiva (indagini, rilievi, studi, dimensionamento e dati e/o progetto della nuova stazione ferroviaria e relativi collegamenti).

Per lo sviluppo dell’attività di seconda fase ed eventualmente della successiva, saranno resi disponibili studi, analisi e documentazione tecnica relativamente alla realizzazione della nuova stazione AC/AV “Verona Porta Verde”, comprese le opere già inserite nel progetto dell’Ingresso AV/AC del nodo di Verona, nonché delle aree funzionali allo sviluppo di un nuovo fronte di accesso e di un'adeguata dotazione di servizi intermodali correlati: ambito questo che rimane di esclusiva competenza di Rete Ferroviaria Italiana.

3.    Il PAQE all’art. 28 prescrive che almeno il 15% della volumetria da insediare sia destinata alla realizzazione di un “centro logistico direzionale da assegnare ad aziende pubbliche o private operanti nel settore trasportistico e della mobilità”. Tale previsione è contenuta anche del Protocollo d’Intesa del 5/07/2019 tra le “prescrizioni e i vincoli”. Si chiede di dettagliare cosa si intende con tale previsione ed in particolare se si tratta di un vero centro di logistica delle merci su gomma, se connessa o meno al trasporto ferroviario ed eventuali vincoli di localizzazione.

Le previsioni del PAQE potranno essere modificate nell’ambito della procedura di approvazione dell’accordo di programma anche in Variante, ivi comprese le disposizioni di cui all’art. 28 dello stesso.

4.    Si chiede di dettagliare meglio i contenuti ed il livello di approfondimento del Concept progettuale da elaborare in 30 giorni previsto nella seconda fase.

Ulteriori specificazioni ed elementi di dettaglio circa il contenuto del Concept verranno forniti nella successiva Lettera di Invito. Ad ogni buon conto si rappresenta che tale elaborato dovrà consistere in un documento – per il quale non sono previsti contenuti minimi o specifici livelli di approfondimento progettuale - che consenta di valutare in sede di commissione l’approccio progettuale adottato in relazione agli obiettivi ed indirizzi programmatici descritti nella scheda di sintesi allegata al Disciplinare della Procedura.

5.    All’interno del disciplinare della procedura reso disponibile sul sito internet è specificatamente richiesto il “certificato, in originale o con copia resa conforme ai sensi del D.P.R. 445 del 28.12.2000, di iscrizione alla sezione ordinaria della C.C.I.A.A., di data non anteriore a 6 (sei) mesi, comprensivo di dichiarazione che la società non si trovi sottoposta in situazione di procedura concorsuale”.
Nel caso di compagnie estere, dotate di certificato ufficiale ai sensi delle rispettive leggi nazionali, cosa è necessario fare affinché sia valido ai fini dell’iscrizione?

Gli operatori non italiani devono fornire una documentazione equivalente o una dichiarazione fatta davanti all'autorità competente, affermando che tale documentazione è fornita secondo la legge dei loro paesi. La documentazione o le dichiarazioni di cui sopra devono essere in italiano o in inglese.

6.    Si chiede se sia ammissibile la presentazione della manifestazione di interesse e quindi, in caso di selezione, del concept progettuale da parte di un costituendo raggruppamento temporaneo di operatori economici, che abbiano conferito delega per scrittura privata ad un unico soggetto, definito Leader del costituendo raggruppamento, a partecipare alla procedura assumendosene i relativi impegni.

In linea con le previsioni del disciplinare, è consentita la presentazione della manifestazione di interesse nei termini di cui al quesito, fermo restando che ciascun componente il costituendo raggruppamento dovrà presentare in proprio i documenti e le dichiarazioni indicati al punto 3 lett. a), b) e c) del suddetto disciplinare.

7.    Si chiede se l’area sia già stata caratterizzata riguardo alla presenza di materiali inquinanti o pericolosi o di rifiuto nel suolo e sottosuolo (o quali siano i programmi per la sua caratterizzazione) e quando verrà fornita la relativa documentazione ai partecipanti al Concorso.

Non è stata svolta una caratterizzazione ambientale del sito. Al momento, RFI dispone di uno stato di conoscenza storica dell’area.

8.    Si chiede di indicare quali siano i tempi previsti per la dismissione da parte di Ferrovie degli impianti ferroviari presenti sull'area oggetto del Bando e le condizioni in cui l’area sarà ceduta.

Si ribadisce quanto riportato nei documenti posti a bando di gara: l’inserimento della linea AV/AC Milano Venezia all’interno del nodo di Verona, secondo il progetto preliminare denominato “Ingresso Est”, approvato con la Delibera CIPE n.11/2020 determina la dismissione funzionale dell’impianto di scalo merci. La data effettiva di dismissione dello scalo merci è pertanto funzione delle tempistiche con le quali l’intervento Nodo AV/AC di Verona Ingresso Est verrà effettivamente messo in realizzazione e dunque delle reali tempistiche che si registreranno per la conclusione dell’attività di progettazione definitiva - attualmente in corso, per la conclusione del successivo iter autorizzativo CIPE, nonché infine delle tempistiche connesse alle procedure di appalto. Fermo quanto sopra, riferendosi alla programmazione delle fasi realizzative oggi prevista dal progetto preliminare del Nodo AV/AC di Verona Ingresso Est, la dismissione dell’esistente scalo merci di Verona Porta Nuova potrà avvenire solo a valle dell’attivazione del nuovo impianto merci denominato “Scalo Cason” e dunque non prima di 2 anni dalla data di avvio dei lavori del più ampio progetto connesso all’alta velocità.

9.    Si segnala che il Bando non prevede una PEC per la trasmissione della Manifestazione di Interesse. Quanto sopra nonostante il punto 3 preveda la consegna “con qualsiasi modalità” dei documenti entro il 3 marzo. Vi chiediamo quindi conferma della possibilità o meno della trasmissione a mezzo PEC e, se fosse consentito, di fornire il relativo indirizzo”.

In riscontro al vostro quesito, si rappresenta la possibilità di presentare la manifestazione di interesse - completa di tutta la documentazione di cui al punto 3 del Disciplinare della Procedura-  a mezzo PEC all’indirizzo segreteria@pec.fssistemiurbani.it entro le ore 13.00 del giorno 3 marzo 2021. Si precisa che ,laddove venga utilizzata tale modalità, tutte le dichiarazioni da presentare dovranno essere sottoscritte con firma digitale da parte di soggetti muniti dei necessari poteri.

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